Sui nostri studi:
http://informatiicenzurate.blogspot.it/2013/02/studiu-italian-autism.html
http://questioning-answers.blogspot.it/2014/05/gcmaf-and-autism-continued.html
Autismo: il coraggio delle madri
Documentario a cura di RTV38 e Cancellautismo, ha partecipato con successo alle selezioni del Clorofilla Film Festival - Festambiente 2013
La denuncia dell'editore Rocco Urciuoli: "Autismo, il mio viaggio della speranza"
Maggio 2014. AIELLO DEL SABATO - Cellule staminali fetali per curare l’autismo. Bryan, un bimbo italiano, di Aiello del Sabato, è stato uno dei sei che dal nostro Paese è partito per l’Ucraina dove si pratica questo tipo di cura. Tramite del percorso della speranza è un medico barese, Nicola Antonucci Il costo del viaggio, compresa l’infusione è di 12 mila euro, Bryan ne ha fatti due e il padre, l’editore radiofonico e giornalista Rocco Urciuoli, è pronto ad un terzo viaggio. «Fino ad oggi ho speso almeno 300 mila euro per dare una mano a mio figlio perseguendo ogni tipo di cura possibile», dice.
Cure non convenzionali per Bryan, dato che la medicina ufficiale «si ostina a ritenere che l’autismo sia un’affezione solo neurologica», dice Urciuoli.
«Ho avuto contati anche con un assistente di Davide Vannoni, quello del metodo Stamina, ma ho deciso di abbandonare quella strada». Urciuoli ha fatto anche un passaggio anche a Mignano Montelungo, nel Casertano dove il medico e terziario francescano Giovanni De Luca usa un gel a base piastrine (nei giorni scorsi ci sono stati dei sequestri dei Nas in quella struttura).
Le cellule staminali fetali si trovano negli stadi tardivi dell'embrione e nel feto, l’utilizzo in Italia è regolato dalla legge 40 che limita la ricerca e l’uso, nonostante qualche spiraglio che amplia alcuni trattamenti dopo la pronuncia della Consulta. «Ma io e mia moglie Ivana, Bryan ce l’abbiamo davanti ogni giorno - dice Urciuoli - e ogni giorno cerchiamo una soluzione. Ora va a scuola e risponde bene, ma fino a quando non si comprenderà che la cura è tutta quanta da indirizzare a problematiche dell’intestino e non del cervello, non si avranno soluzioni. È una malattia multifattoriale per origine, ma i protocolli fin qui utilizzati sono scorretti. Le linee guida sono sbagliate. Bisogna rompere i dogmi e uscire dai protocolli. Qui in Italia soltanto metodologie validate scientificamente sono considerate, le altre sono tagliate fuori». Così per Bryan e la sua famiglia il viaggio in Ucraina è diventato un’altra meta in un viaggio senza carte geografiche precise. Poi l’arrivo in ospedale dove a Bryan hanno impiantato per due volte staminali. In un ospedale a cui è stato indirizzato da Nicola Antonucci, un medico che ritiene valido il trattamento che, ovviamente in Italia è proibito. Il medico barese (anche lui con un figlio autistico) a cui si è rivolto Urciuoli spiega a «la Stampa» di Torino che lui si limita ad accompagnare in questo viaggio della speranze le famiglie e non ad effettuare direttamente le applicazioni: «Ma le staminali sono cellule antinfiammatorie passepartout», spiega. Ma bisogna dunque concordare che l’autismo sia basato su un’infiammazione.
E le staminali funzionano? «Al secondo impianto -dice Urciuoli - mio figlio è più tranquillo, ha reagito bene. Le staminali sono straordinarie, facili da impiantare (come un’infusione, una flebo), e hanno un’azione meccanica che ripara i danni. Tuttavia se sviluppi le staminali vai contro gli interessi delle case farmaceutiche».
Ma Urciuoli racconta anche di altre pratiche che hanno portato giovamento al figlio, ad esempio l’iperbarismo. Il ragazzino che ha tredici anni si sottoposto a decine di trattamenti in camera iperbarica ottenendo dei notevoli miglioramenti. «Servono a far scendere i livelli di metalli pesanti», perchè Urciuoli è convinto che una vaccinazione nel marzo del 2003 sia all’origine dell’affezione del figlio. «Un richiamo con nove vaccini contemporaneamente, con il loro carico di metalli, e da quel momento mio figlio non è stato più lo stesso».
Va ricordato che lo studio che metteva in correlazione autismo e vaccini Mpr (la trivalente contro morbillo, parotite e rosolia) fu pubblicato e poi sconfessato dall’autorevole rivista medica The Lancet.
Una battaglia quella di Bryan che è diventata per Urciuoli una crociata. «Viaggio in Italia, mi informo e come me decine di genitori ne sanno forse più dei medici; sarò a Venezia nei prossimi giorni ad una convention». Lontano dalla medicina ufficiale si rischia. In questi viaggi della speranza Urciuoli ha incrociato medici da cui ha preso le distanze, come lo specialista che curava l’autismo con l’omeopatia, ma anche esperienza in Irpinia l’hanno deluso. «Avevano prescritto cure mediche da praticare a casa ma mi sono scontrato con strutture private che mi imponevano di frequentare un centro in Provincia di Napoli. Anche all’associazionismo credo poco: si individuano filoni di finanziamento e si dimentica la malattia. Sono deluso e nauseato dopo certe esperienze. Ora devo lavorare, stare vicino a mio figlio e prepararmi ad una nuova trasferta a Kiev».
http://www.ilmattino.it/avellino/denuncia_editore_urciuoli_famiglie_sole/notizie/660917.shtml
Cantieri-Scuola nei beni confiscati: presente anche La Forza del Silenzio
20/02/2014 - Sottoscritto il protocollo d'intesa per la realizzazione dei cantieri-scuola nei beni confiscati alla camorra. Tra i lavori approvati ci saranno anche quelli di ristrutturazione di parte della villa confiscata a Sandokan-Schiavone a Casal di Principe (CE) ed assegnata a La Forza del Silenzio onlus. Sarà realizzato un laboratorio di pasticceria per prodotti senza glutine.
http://www.casertanews.it/public/articoli/2014/02/19/092042_legalita-caserta-partono-cantieri-scuola-nei-beni-confiscati-camorra.htm
Intervista al dottor Nicola Antonucci nel programma di Rai Radio 1 "Baobab" andata in onda il 22 maggio 2013
da Cancellautismo http://www.cancellautismo.org/page.php?page=video&id=20
Su La Repubblica e Il Giornale di Sicilia le recensioni del romanzo di Romina Caruana E' solo un gioco di anime con prefazione del dott. Nicola Antonucci
Ottopagine.net Avellino
Sindrome autistica, la speranza arriva dalle staminali. La storia di Bryan e il coraggio della famiglia
Autismo: disregolazioni immunologiche ed infiammatorie, alterazioni metaboliche ed ossidative e da esposizione a sostanze tossiche ambientali
Tuesday, September 22, 2009 by Claudia Calleja
US method helps children 'step out of the shadows'
http://www.timesofmalta.com/articles/view/20090922/local/us-method-helps-children-step-out-of-the-shadows.274315
SOS Autismo - Prima Tivvù di Avellino
http://www.emergenzautismo.org/content/view/649/48/
Su Capri Event (canale 271 digitale terrestre in Campania) il talk show "Fuori dal Tunnel": tra gli ospiti Dario Siniscalco ed Enzo Abate (La Forza del Silenzio)
AUTISMO: DALLA INCURABILITA' ALLE CURE POSSIBILI
Ci sono eventi della vita che non vorremmo mai che accadessero e che, soprattutto, non esistono assolutamente nei progetti, di vita professionale e personale che costruiamo pensando al futuro. Mi sono laureato in Medicina e specializzato in Psichiatria immaginando di occuparmi dei disturbi psichiatrici degli adulti, senza alcun particolare interesse verso le patologie dell'infanzia e, soprattutto, senza mai anche solo lontanamente ipotizzare di ritrovarmi dalla parte di chi della cura ha necessità.
Ormai quasi tre anni fa, la malattia di mia figlia – con una diagnosi nello spettro autistico - è giunta così, oltre che completamente inaspettata, anche come totalmente rivoluzionaria. Medico e, insieme, in quanto padre, paziente: in nessun altro modo avrei potuto sperimentare l'incredibile difficoltà della nostra medicina di offrire risposte rispetto ad una malattia tanto pervasiva quanto ancora misteriosa ed inesplorata. Toccato personalmente dall'assenza di risposte adeguate alla sua cura da parte della medicina ufficiale, frustrato dal temporeggiare per meglio “osservare” e non “curare”, offeso della visione psicologizzata del problema (“vediamo cosa non va nei genitori” ), deluso dall'assenza di spiegazioni a tutti gli altri problemi medici correlati che mia figlia presentava, sono partito negli Stati Uniti per approfondire le conoscenze mediche e scientifiche proposte dall'Autism Reseach Institute (ARI) di San Diego in California (www.autism.com).
Si tratta di un Istituto di Ricerca fondato da medici nella maggior parte anche loro trovatasi come genitori al cospetto dello spettro autistico che non hanno voluto accettare come incurabile e che, dunque, hanno avviato percorsi di ricerca scientifica con l'obiettivo di svelare tutta la complessità di questa malattia sul piano scientifico e di attuare le risposte cliniche allo stato attuale più efficaci sino al raggiungimento del recupero completo dei bambini, come in molti casi sta già avvenendo.
E così, due anni fa, ho lasciato il Policlinico di Bari – dove mi ero occupato di schizofrenia e disturbi del comportamento alimentare - abbandonando completamente l'immagine di futuro professionale – e personale – che avevo costruito. Da allora mi occupo unicamente dei bambini e ragazzi affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sperimentando ogni giorno la veridicità delle ricerche condotte dall'ARI.
I risultati scientifici che l'ARI sta pubblicando in questi ultimi anni, confermati dalla mia personale esperienza clinica, affermano che l'Autismo non è un “Disturbo” cosi come oggi si legge sui libri di medicina, ma è una “Malattia” o meglio, una “Sindrome” : affligge “il corpo” - e, dunque, non è una malattia psichica – giacché presenta segni e sintomi fisici specifici di patologia organica di cui il cervello - sebbene il più nobile- è solo uno degli organi bersaglio. I sintomi comportamentali – normalmente letti come disturbi del comportamento - sono solo l'epifenomeno della malattia e molto spesso espressione di malessere fisico e dolore di difficile interpretazione a causa dei deficit comunicativi di cui questi bambini soffrono. In questi anni, di studio, ricerca e pratica clinica, ho dunque sperimentato che esistono tanti “Autismi”, con differenti meccanismi patogenetici ancora in gran parte non chiari, ma le cui evidenze empiriche riconducono a cause metaboliche, immunologiche di tipo infiammatorio, infettivologiche, autoimmunitarie e tossicologiche.
Ho sperimentato che l'autismo pertanto, è una patologia multifattoriale in cui accanto ad una suscettibilità e fragilità genetica si associa un fattore ambientale che sbilancia il sottile ed instabile equilibrio biologico-metabolico-immunologico del bambino.
Ho verificato che stiamo assistendo ad una epidemia di casi Autismo: negli ultimi 20 anni i dati attuali di incidenza sono saliti di 20 volte rispetto alle statistiche degli anni '80. Un’epidemia non è mai genetica ma richiede una profonda riflessione sulle cause ambientali che possano averle scatenate, non ultimo i livelli di inquinamento ambientale e l'uso incongruo e massivo dei vaccini.
Ho imparato che l'Autismo è trattabile sino al recupero completo: non perché l'abbia studiato come ipotesi possibile, ma perché ho visto, con i miei occhi, che ci sono bambini che escono dallo spettro autistico, laddove la risposta medica sia diretta alla rimozione delle cause organiche e non al mero contenimento dei sintomi.
Negli USA continuo periodicamente a seguire i seminari formativi dell'ARI, ho frequentato come tirocinio clinico la clinica del suo Direttore Scientifico, dr.ssa E. Mumper, in Virginia, ed ogni tre mesi accompagno famiglie presso i centri americani dove eseguire indagini specialistiche e terapie (come la camera iperbarica) che in Italia risulta ancora difficile o impossibile attuare.
La malattia di mia figlia dunque, oltre che ragione di immenso dolore – lo stesso che ritrovo nei pazienti che quotidianamente incontro – si è rivelata ragione di un profondo cambiamento: non di professione, ma di prospettiva. Il passaggio da una visione dell'autismo come patologia irrecuperabile ad una visione dello stesso che ne considera le già note e le non ancora esplorate possibilità di cura.
Nicola Antonucci